Restauro mito Lawson replica '91

Acquisto e smontaggio

La moto che ho trovato era orrenda, francamente. Dall'annuncio l'unica cosa che traspariva a un occhio un po'attento erano i cerchi: rossi. Poteva essere una Lawson prima serie!!! Restava solo da andare a vederla e decidere se comprarla per restituirle la sua dignità.


Effettivamente è una Lawson prima serie e ha anche quasi tutti i pezzi "buoni", ma è tutta da rivedere: carene anteriori con parti in vetroresina, lo scarico originale non c'è, la sella posteriore fa pena. Gli specchi sono graffiati. Però si accende e gira come un orologio e il pistone è nuovo. Come base alla fine non è male anche perché il telaio è perfetto e senza segni, puntini da corrosione o altro. Sorpresona: l'ammortizzatore posteriore è stato modificato per diventare revisionabile ed è stato rifatto dalla ORAM di Milano.

 

Altra nota: la moto è uniproprietario, quindi mi viene raccontata la sua storia, fatta di soddisfazioni, ma anche di abbandono (al caldo e all'asciutto però). Si tratta di una delle prima 50 Lawson circa, che ancora avevano la testa nera come le Racing 1991 e centralina guaina nera, mandata da un importante concessionari di Milano che l'aveva in vetrina da fine ottobre '91 per poi immatricolarla a gennaio 1992. Numero di telaio e dichiarazione di conformità confermano questa cronologia.

I lavori iniziano, così come lo studio della part list. Dettaglio per dettaglio e la ricerca di componenti e di fornitori per le lavorazioni necessarie (verniciatura, adesivi, scarico originale, ecc.).

 

Il sito che state leggendo non esisteva, quindi si trattava di ricercare e di condividere le informazioni con alcuni appassionati molto informati che non smetterò mai di ringraziare.

 

Nello smontaggio si notano certamente tutte le pecche, ma diverse piacevoli sorprese: il volano sembra nuovo e non  mai stato pasticciato né smontato, i blocchetti elettrici sono come nuovi, le chiavi e le serrature sono in ottime condizioni.

Carburatore e sistema di alimentazione

Prima mossa l'alimentazione. Ecco quindi che, per quanto girasse bene, il carburatore va comunque controllato nei settaggi e riportato all'origine. 

 

Inutile lesinare sui ricambi per poi impazzire con problemi una volta montata la moto: getti, spillo, guarnizioni e quanto possibile è stato montato nuovo (e questa scelta si rivelerà azzeccata alla fine).

 

Pacco lamellare e tutto il resto sono stati controllati e le parti usurate sono state sostituite. Per comodità ho preferito non usare il rubinetto con depressore, ma quello manuale del 1992 e relativo collettore, ma le parti originali sono ovviamente da parte.

L'avantreno

L'avantreno non si presenta malissimo, ma va fatta la revisione della forcella, la piastra ha dei segni, così come il disco anteriore e il cerchio. Vanno poi controllati cuscinetti e tutto il resto.

 

Il disco viene riverniciato esattamente come in origine dopo una lunga preparazione e trona nuovo visto che lo spessore della pista è pressoché come nuovo. Si lascia la vernice originale sul retro perchè perfetta e a testimonianza che il lato rifatto è perfettamente conforme all'origine.

 

La pinza viene lavata, messa in lavastoviglie coi dischi (ah sì :D ) e a quel punto si nota che è come nuova esternamente. Viene mandata insieme a tutto l'impianto idraulico frenante anteriore e posteriore per una revisione completa, la sostituzione di tutte le parti d'usura e dei pistoncini e la misurazione delle tolleranze. Si può dire che è come nuovo.

 

Il cerchio davanti ha una minima fioritura: dove possibile lo scopo è restaurare al meglio senza intaccare l'origine e con un attento lavoro di preparazione  viene ripristinata la vernice solo in quel singolo punto. Il resto ha retto bene al trascorrere del tempo e non è nemmeno sbiadito!

 

Un colpo di fortuna vuole che un appassionato mi ceda piastre e forcella nuove: a questo punto la sostituzione invece che la riverniciatura, ecc. sono state preferite. Viti e qualsiasi ammennicolo rimessi completamente a nuovo o nuove hanno completato il montaggio.

Il ponte di comando

Il ponte di comando viene completamente sistemato: piastra di sterzo nuova, forcella nuova, strumentazione pulita e con spugna nuova, spie nuove, tappo serbatoio separato dei freni riverniciato esattamente con la finitura originale. Il risultato appaga la vista.


Il retrotreno

Il retrotreno è stato completamente smontato, pulito, curato in ogni dettaglio, inclusi connettori, guaine, viteria. Il telaietto è stato sabbiato e verniciato a polvere, i leveraggi puliti, e completamente revisionati. Il telaio è bello, una pulita non aggressiva, ma approfondita è sufficiente per donargli la sua brillantezza originaria.

La cura dei particolari 

Pedane e forcellone sono stati completamente restaurati anche nei più piccoli dettagli, con zincatura grigia dove necessario, tropicalizzazione dove previsto, OR e astine di comando nuove e ingrassaggio degli snodi. E' servito diverso tempo per verificare che tutto corrispondesse, mediante ricerca su internet, foto di altre moto e di riviste dell'epoca oltre che le solite dritte degli altri appassionati. Tutto quello che non era possibile riportare allo stato di origine è stato sostituito con componenti nuovi, come i pedali di cambio e freno.


Le viti sono state tutte pulite, decappate e zincate o tropicalizzate cercando di ottenere l'aspetto più vicino all'originale.

 

Il radiatore che ra decisamente brutto è stato sostituito con uno in ottime condizioni e protetto con una retina ad hoc che non era presente in origine, ma che salvaguarda le alette.


Le sovrastrutture

Il risultato è completato da un set con adesivi in parte in digitale di dimensioni e colori rispondenti all'originale e in parte serigrafici di medesime caratteristiche e completamente sotto trasparente.

 

Un secondo set dotato di adesivi serigrafici e con trasparente solo sul serbatoio e perfettamente in linea con le forniture originali è stato realizzato per poter comunque rispondere ai criteri di fedeltà all'originale. Per poter posizionare correttamente gli adesivi si è ricorso all'aiuto di altri possessori di mito e all'acquisto di parti usate in buone condizioni da cui partire per il restauro.

 

Selle, manopole e tutti i componenti hanno ricevuto pe dovute attenzioni; il tappo serbatoio è stato smontato completamente e riverniciato solo nella parte dorata con spessori minimo per mantenere l'effetto visivo originale. Il plexi originale è stato messo da parte a causa anche delle proprietà ottiche che non sono mai state eccelse e sostituite con quella che reputo la miglior replica in commercio.

 

nel frattempo sono stati acquistati i libretti di uso e manutenzione, la scheda di check veicolo preacquisto, tre chiavi originali, scarico completo, portachiavi e borsa attrezzi.

 

Il risultato finale