La mito 2 nel 1993 vede un aggiornamento dei colori disponibili che sono:
Vi sono alcuni aggiornamenti rispetto al 1992:
Solo la Lawson replica ha le carene inferiori forellate, ma alcuni esemplari, come visto per il silenziatore, potrebbero non avere questo particolare.
La Cagiva Mito 2 Lucky Explorer passa dalle tabelle gialle a quelle nere con filetto color grigio metallizzato.
La Mito 2 Eddie Lawson presentava un adesivo in finto carbonio sul serbatoio con la firma di Eddie Lawson ed il numero 7 bianco in luogo del portanumero sul codone. A differenza della
prima Mito Lawson la Mito 2 non ha differenze rispetto alla stessa versione, ma con grafiche lucky explorer, salvo (quando Cagiva non montava altro....) le carene inferiori forate. Non è
una versione così rara perchè ebbe un ottimo successo commerciale e non era limitata.
Sul finire del 1993 viene introdotta, in sostituzione alla Lawson, la Kocinski replica che differisce per gli adesivi, in particolare presente il numero 3 sul codone, sul
cupolino è riportato il nome del pilota è dotata di un adesivo carbon look tra i due fari anteriori molto più piccolo di quello della Lawson e non ha quello che incornicia il fanalino posteriore.
Questa versione anche se non dichiarata come serie limitata è molto rara da reperire. L'importanza di questa versione è che riprende le grafiche con cui il pilota
statunitense John Kocinski portò la Cagiva C594 al terzo posto del campionato mondiale ossia al miglior risultato di tutti i tempi. Nello stesso anno il binomio ottenne il primo
posto nel primo GP corso in Australia su circuito di Eastern Creek. Il 1994 fu l'ultimo anno in cui Cagiva corse nella classe regina e fu il punto più alto della propria carriera agonistica
iniziata nel 1980. Ovviamente diversi esemplari sono immatricolati nel 1994.
Nel corso della stagione Sport Production ’93 Cagiva ottiene il secondo posto nella under 21 con Ballerini ed il quarto posto nella over 21 con Guareschi. Nel Team ufficiale Cagiva debutta quest'anno Valentino Rossi.
Nell'immagine sottostante presa dal web si nota una livrea Kocinski che alcuni ritengono speciale o rara: non è assolutamente così ed è confermato dalle ricerche effettuate anche grazie al Cagiva Club Italia. Non esiste una Kocinski con il 3 sul cupolino, le scritte non sono esattamente come quelle originali e soprattutto non venne mai applicata la scritta sport production. Oltre a questo manca la firma di Kocinski sul cupolino, c'è una liena grigia sull'adesivo carbon look del codino e si notano altre imperfezioni. Insomma: è una moto riadesivata con un kit ispirato all'orignale, ma di fantasia.
Questo trova conferma anche dal "mago degli adesivi Cagiva" che si è impegnato nello studio e riroduzione perfetta e serigrafica degli adesivi originali: i font usati nel kit della foto sottostante sono assolutamente diversi da ogni logica Cagiva:
Nella galleria sottostante viene mostrata una vera Kocinski restaurata maniacalmente e perfettamente identica a come uscita di fabbrica, comprese le gomme dell'epoca e gli adesivi delle avvertenze. Una Kocinski deve essere identica a questa per essere considerata originale. Le vere Kocinski in ottime condizioni e originali si contano ormai sulle dita di una mano.
Nel 1994 viene commercializzata l'ultima faritondi: la Evolution of a Myth. La colorazione diviene estremamente vistosa ed è una serie che ha avuto come scopo anche quello di ridurre le scorte di ricambi di magazzino. Possono esserci moto del 1994 con telai con numerazioni risalenti al 1991! Le carene sono normalmente forellate. Da alcune stime fatte sui numeri di telaio risultano circa 100 esemplari prodotti anche se non è stata dichiarata come serie limitata. Queste stime al momento non trovano riscontro ufficiale in documenti della casa madre.
Nella galleria sottostante si può ammirare una delle pochissime evolution of a mith completa e perfettamente conservata.