1991 racing

Nel 1991 la gamma mito si allarga non solo per via delle differenti colorazioni disponibili, ma anche per l'introduzione di un ulteriore modello stradale e della versione "pronto gara" SP.

 

La prima mito racing, questa la denominazione ufficiale di quella che viene chiamata anche "lucky 1" per distinguerla dalle successive, venne presentata nel dicembre del 1990 al Motorshow di Bologna e, come d'abitudine, è praticamente subito disponibile dai concessionari. In alcuni listini compariva come mito Lucky S.P. e il prezzo era solo lievemente superiore a quello delle altre versioni.

 

Questa versione secondo diverse riviste vuole essere la base su cui preparare la moto destinata alle gare Sport Production, sebbene per questo scopo fosse disponibile per pochissimi piloti l'esclusiva versione pronto gara S.P. "Mini Moke" con cui condivide buona parte della dotazione tecnica, ma che era rivisitata pezzo per pezzo dal reparto corse e con numerose peculiarità.

 

Rispetto alla mito base vengono apportate alcune modifiche alla meccanica e alle sospensioni:

  • la forcella anteriore ha componenti interni che ne modificano sia il precarico base sia la taratura idraulica (ha distanziali interni più corti e molle progressive più lunghe, ma in realtà non su tutte)
  • ammortizzatore posteriore Marzocchi con taratura modificata rispetto alla versione base
  • Il cilindro è il 66650E (fasatura di scarico a valvola aperta 194°, travasi 126°) di colore grigio con una testata apposita di colore nero senza codici e con rapporto di compressione di 14,5:1
  • espansione differente (si riconosce sia per l'attacco al telaio arretrato rispetto al controcono, alla forma "a banana" e al tubo che si inserisce nel silenziatore di circa 6 cm) codice ricambio 800068090 al posto di 800066499
  • silenziatore a tubo diretto come da galleria fotografica (esternamente è simile a quello base, ma ha una saldatura in più sul beccuccio e ha canna interna passante, senza paratie)
  • boccola di scarico con foro in ingresso da 35 mm e in uscita da 33 mm codice 8A0046627 al posto della 800046627

  • valvola di scarico modificata (codice 8A0067781 anzichè 8A006525)
  • pacco lamellare con petali in fibra di carbonio (codice 800069172 anzichè 8A006576)
  • rapporto della trasmissione primaria, a denti dritti, lievemente accorciato (22/72 contro 20/65 della base), ma presente solo su alcuni esemplari perchè data la rumorosità prima vennero richiamate e poi installate le elicoidali.

Si noti che il rosso delle lucky explorer è diverso da quello delle mito "base" e gli specchi sono dello stesso colore. Gli stessi specchietti erano quelli richiudibili solo nei primissimi esemplari (telaio 8P005650 circa).

 

Nella prova della rivista "La moto junior" di aprile 1991 relativa alla Cagiva S.P. si menziona la Racing evidenziando come fosse la versione destinata ai piloti a cui non veniva assegnata la S.P.. Viene scritto anche che la Racing "lucky" prevedeva inizialmente un 37 come la C12 SP. Evidentemente l'avvento del regolamento che impose il diffusore del carburatore da 28 mm fece tornare sui suoi passi Cagiva.

 

Da verifiche fatte su diversi esemplari si evince che in alcuni casi la forcella non ha i componenti interni tipici della racing, ma quelli della base. L'esemplare riportato nelle foto qui sopra è di Gennaio 1991, una delle prime costruite, e ha sul libretto gomme da 100 all'anteriore e da 140 al posteriore e la palpebra che copre il retro degli strumenti come le mito del 1990. Inoltre gli specchi sono del tipo pieghevole, una volta rimosso il grano a brugola che fa da fermo.