1991 scarenata

La moto scarenata resta in listino solo i primi mesi del 1991, ma senza riscuotere grande successo. Non si registrano modifiche se non gli pneumatici con cui viene consegnata che diventano i Michelin TX radiali e in alcuni casi a libretto compaiono anche le misure 110/70 17 120/60 17 per l'anteriore e 150/6017 al posteriore.

1991 carenata

Nel 1991 la mito carenata passa alle gomme radiali Michelin TX. Gli specchi in corpo unico sono neri, salvo alcune rosse e verdi che mantengono quelli in tinta.  A seconda della disponibilità di magazzino venivano montati o gli specchi in due pezzi o quelli in unico pezzo. Non vi sono altre modifiche.

 

La novità e la differenza con le concorrenti a livello di proposta è la vastità dei colori proposti e che si aggiungono al rosso e al verde. Durante il 1991 sono quindi disponibili ben cinque varianti della mito carenata (in ordine cronologico di disponibilità sul mercato):

  • rosso
  • verde
  • nero (con sovrapprezzo di 70000 lire)
  • denim
  • bianco-rosso

Si noti che la mito verde sul Mercato tedesco e austriaco viene consegnata coi cerchi arancioni e non verdi.

Gli adesivi agip, michelin e GP swingarm sono aggiunte che spesso venivano fate all'epoca dai proprietari o dai concessionari, ma non erano presenti all'uscita della fabbrica. Il paraserbatoio è un optional originale.

Gli adesivi agip, sono aggiunte che spesso venivano fate all'epoca dai proprietari o dai concessionari, ma non erano presenti all'uscita della fabbrica. Il paraserbatoio è un optional originale.

La colorazione denim, nata per un concorso a premi è l'unica edizione numerata delle faritondi. L'unica differenza con una mito carenata "base" è la targhetta numerata sulla testa della forcella e, ovviamente, la colorazione. Non risulta da nessuna parte in modo ufficiale che vennero prodotte due serie di 300 e 200 unità. Al momento si conoscono moto con targhette fino a circa 400. Tra queste ci sono quelle destinate ai vincitori del concorso. Sì: vincitori. La pubblicità che trovate qui sotto parla chiaro e al plurale. La targhetta numerata è uguale per tutte le denim e non è corretta l'informazione che sia xxx/300 per le prime 300 come si evince dalle foto sottostanti. Non sono rari i casi in cui una mito normale sia stata "trasformata" in una Denim mediante la sostituzione della piastra di sterzo con una con la targhetta. Da diversi riscontri sembrerebbe che le prime 300 prodotte abbiano numerazione di telaio compresa approssimativamente tra 8p007850 e 8p008300, mentre le successive tra 8p0010500 e 8p0010800. Siamo quindi al paradosso di un modello base con una targhetta e con telai e altri riferimenti talmente labili da permettere quasi qualsiasi magheggio, compreso il poter riprodurre la piastrina grazie a un orafo e piazzarla su una piastra di sterzo. Curiosamente si legge in rete che le moto con numeri più bassi valgano di più, ma data la poca diffusione della moto non può esistere una base statistica che possa confermare quella che pare una semplice boutade.

 

Altra nota: la Denim veniva consegnata con specchi pieghevoli o meno a seconda di cosa era disponibili a magazzino e non c'è nessun nesso tra un tipo di specchi e il numero alto o basso di targhetta.

 

Capitolo rarità: se da una parte le mito Denim sono state prodotte in soli 400 esemplari e sono sopravvissute verosimilmente circa 100/120 unità tra quelle ancora in Italia e quelle esportate, non sono più rare delle versioni sport production o di altre versioni non numerate a cui si risale con numero di telaio (mito a scacchi, aragosta, Kocinski).

 

Un'ultima nota: quando vennero prodotte per il concorso le Denim non trovarono grande riscontro di mercato come qualcuno vuol far credere. Ex concessionari e alcune riviste del 1991 e del 1992 lasciano intendere che non andarono tutte a ruba all'inizio della commercializzazione. Di più: è probabile che le ulteriori unità prodotte siano state realizzate come per altre versioni al solo fine di ridurre il livello di magazzino di cagiva e fare cassa.